2014 07 26 – Quando il lavoro manca ce lo si deve anche
inventare. Turismo, Sell Centers e Personal Trainers
Inquadramento generale - http://it.wikipedia.org/wiki/Turismo_in_Italia
- Istat 2012 e altro
Il turismo è uno dei settori economici dell'Italia. Il
paese era, nel 2011, il quinto più visitato nel mondo con 46,1 milioni di
turisti internazionali in arrivo, una cifra in crescita rispetto ai due anni
precedenti (43,6 e 43,2 milioni nel 2009 e 2010 rispettivamente.
Secondo le stime del World Travel and Tourism Council,
l'industria turistica nel suo complesso (turismo nazionale e estero) avrebbe
contribuito, con 147 miliardi di euro, per il 9,4% alla formazione del PIL del
paese, impiegando all'incirca 2,5 milioni di persone, pari al 10,9%
dell'occupazione nazionale.
Esistono varie discussioni
sulle possibilità di espansione del turismo italiano (in allegato 2 esempi).
Nel piano strategico Italia iniziale,
si ipotizzavano maggiori entrate per lo Stato pari a 15 miliardi di euro/anno
da turismo (in giallo nella tabella seguente).
Ipotizzando una media del
50% tra tassazione indiretta sul valore aggiunto, e tassazione diretta sui
redditi delle imprese e persone del settore, vorrebbe dire avere circa 30
miliardi di euro in più di “Pil stranieri”.
Il 20% in più rispetto ai
147 miliardi di cui sopra.
Impossibile ? Io non credo.
E con questi 15 miliardi in
più saremmo a +175 miliardi di avanzo.
Capacità ricettiva in Italia (Wikipedia)
Riportiamo i dati Wikipedia tratti da uno studio
dell'ISTAT condotto dal 2002 al 2005 sulla capacità ricettiva in Italia. La situazione 2005 è comuque indicativa anche
ad oggi (Ndr).
Tracciando un quadro generale, l'Italia è dotata di
oltre 33.000 alberghi, dalle 5 stelle lusso a 1 stella; nel 2002, vi erano
33.411 alberghi, cresciuti in 3 anni di un centinaio di unità fino a toccare
quota 33.527 nel 2005. Tali strutture, sempre al 2005, offrono 2.028.000 posti letto, distribuiti in
1.020.000 camere (con prevalenza dunque di doppie e in minor misura triple) e
1.003.000 bagni.
Nel 2012 (fonte Istat, non Wikipedia)
i posti letto alberghieri sono diventati 2.250.704
distribuiti in 1.093.286 camere con 1.091.299 bagni.(Ndr)
Oltre agli alberghi, esistono altre tipologie di strutture
ricettive come il villaggio turistico ed il campeggio. I villaggi e i campeggi
sono 2.411, ed offrono 1.344.000 posti letto.
Si segnalano infine 11.700 strutture di agriturismo
con una capacità complessiva di 140.000 letti e 10.000 bed and breakfast
(questi ultimi hanno avuto un tasso di crescita eccezionale, passando dai 4.000
del 2002 agli oltre 10.000 del 2005) con 53.000 letti.
In totale, se si
aggiungono anche gli alloggi in affitto, l'Italia al 2005 dispone di 4.350.000 posti letto.
Inoltre va sottolineata la capacità italiana di avere
approdi di primo livello ed aree balneari "pulite" per attirare un
turismo ottimale.
Alberghi per categoria (Wikipedia e altro)
·
5 stelle. Nel 2005, in Italia erano presenti 232 alberghi
a 5 stelle o di lusso. Tali strutture, classificate come le migliori per
qualità e servizi nel Paese, offrono 43.150 posti letto distribuiti su 20.686
camere, dato che conferma la netta prevalenza delle camere doppie in questo
tipo di esercizi alberghieri. I bagni sono di più rispetto alle camere, e cioè
21.233.
·
4 stelle. I 4 stelle sono quasi 3.700, con 502.000
letti distribuiti in 247.000 camere.
·
3 stelle. I 3 stelle sono i più numerosi, rientrando
nella media sia come servizi che come costi: sono 14.500, quasi metà di tutti
gli alberghi d'Italia, 940.000 sono i posti e letto distribuiti in 483.000
camere.
·
2 stelle. I 2 stelle sono 5.000, con 116.000 posti
letto.
·
1 stella. Gli alberghi ad una stella sono 2.000, con
157.000 posti letto.
Tutti i dati Wikipedia sono sostanzialmente confermati
anche dall’Istat nel 2012 (ndr).
La tabella seguente riassume invece la situazione di
Arrivi e Presenze per tipo (classe) di alloggio, su base dati 2012 (Fonte
Istat) (ndr).
Si notano soprattutto :
- un utilizzo diffuso di tutte le varie categorie, il che testimonia un buona e ampia gamma di offerta da parte nostra. Chi vuole venire in Italia trova ogni tipo di offerta e quindi anche quella più adatta alle sue esigenze incluse quelle economiche.
- I giorni medi di presenza, pari a 3,67 giorni. Questo forse è un dato su cui intervenire.
Ricettività. Posti letto per Regioni e province. Dati Istat
2012
Per
sapere dove abbiamo posti letto alberghieri (quindi circa la metà dei
4,35 milioni totali) si guardi la tabella seguente.
In rosso
sono evidenziate le province con più dell’1% del totale posti letto Italia, pari
a 2,25 milioni.
Questo
vuole dire che le province in rosso sono quelle con più di 22.500 posti letto e
che verosimilmente sono le più attrezzate e anche quelle con più ricettività
“non alberghiera”.
Si
osserverà che la distribuzione è diffusa, almeno più diffusa di quello che io mi
sarei aspettato.
Vuol dire
che abbiamo alberghi davvero un po’ dappertutto.
Questo è
il vero dato rilevante.
I numeri
delle tabelle a fine paragrafo sono le percentuali di occupazione (Istat 2012) per regione.
Noi
“occupiamo” il 30 % della nostra capacità ricettiva.
Ma quello
che è più incredibile sta nella parte bassa delle tabelle seguenti.
Le
regioni in coda sono: Sicilia, Sardegna e Calabria. Anche la Puglia non sta
tanto bene.
Ci metto
anche la Basilicata a me cara perché conosco bene Maratea.
Mi sto
riferendo alla prima delle tre tabelle, quella con il totale stranieri e italiani per il seguente motivo.
Se
ricevere turisti stranieri migliora il mio “in-export” e infine la mia bilancia
dei pagamenti, analogo discorso vale per un aumento di “vacanze italiane” da
parte dei miei residenti, rispetto alla oramai consolidata predisposizione
esterofila da migrante al contrario.
Si riduce
l’”es-import”, o se preferite la fuoriuscita di valuta.
Diamo per
assunto che chi può andare in vacanza ci va. Più ancora che il “Made in Italy” inteso
come moda, design o simili, si dovrebbe spingere e incentivare una maggior
circolazione e conoscenza all’interno del nostro incredibile Paese.
Credete
che le Maldive o il Mar Rosso siano belli?
E’ vero.
Ma se volete,
provate a leggere l’ultimo allegato.
E’ un mio
“ricordo d’estate”: si parla di un 24 dicembre a Maratea.
Si
riportano di seguito i dati mensilizzati e totali, per paese di provenienza.
In Italia
ci sono “arrivi” per 100 milioni di turisti all’anno.
Di questi,
circa metà sono italiani e circa metà sono stranieri.
Tra gli
stranieri, i tedeschi sono ancora i nostri maggior clienti, con 10 milioni di
arrivi.
Ben
inferiori, con 4,5 milioni, gli americani degli Stati Uniti.
La
distribuzione mensile è ancora concentrata nei mesi primaverili e estivi (da
aprile a settembre), come risulta anche da tabella e grafico seguenti che
mostrano i dati mensilizzati di arrivi, e nel grafico, dei primi 5 “paesi turisti”.
Questi
ultimi rappresentano 23,4 milioni di turisti. Circa il 50% del totale.
Negli
altri mesi, si osserva comunque un flusso di arrivi mai inferiore a 1,5 milioni
di persone (ad eccezione di dicembre =1,4 milioni).
Mica
bruscolini. O no ?
Quando il lavoro manca ce lo si deve anche inventare. Sell
Centers e Personal Trainers.
Matteo, Angela e i dati privati, “sensibili” o no.
Angela
ciao,
sono
sempre io. Matteo.
Si, ci
avrei da chiederti un altro favore.
Sai, qua
in Italia ci abbiamo una altro problema.
No, non è
il traffico. Cioè si, soprattutto a Palemmo. Ma non è il principale.
Non so se
ne sei al corrente, ma noi abbiamo un casino di disoccupati.
Soprattutto
giovani.
E tanti
molto acculturati.
Allora,
ci sono “quelli delle Golf” che…
No, Angela.
Non è il nome di una banda di mafiosi.
Si lo so
che a voi la nostra mafia vi risulta ovunque, eccome.
No,
questi qui sono quelli della bilancia dei pagamenti.
Ti
ricordi? Quelli che ti volevano mandare all’inferno, nel girone imperialisti,
per farti comperare 1.000 cinquecento.
Quelli da
cui ti ho salvato io, quando ti ho fatto pregare di nascosto San Francesco.
Beh,
insomma, questi qua si sono
inventati un’altra cosa.
Per
portare a casa nostra più turisti.
E al
tempo stesso creare occupazione.
E forse
non è proprio tutta una bischerata.
Per cui
io la voglio provare comunque.
Però
abbiamo bisogno del vostro aiuto.
Adesso ti
spiego.
La prendo
un po’ larga, ma vedrai che c’è un motivo.
Ho letto
che avete avuto un problema di intercettazioni dall’estero.
Che erano
tracciati un sacco di tedeschi. Anche gente importante, politici e così via.
E ho
letto che avete anche mandato via uno della Cia. O forse Nsa, non ricordo bene.
Grande !
Qua da
noi non riusciamo a mandare via nemmeno qualcuno dei ristoranti McDonalds per
far posto a qualche pizzeria, e voi addirittura la Cia !
Come dici
? Era per finta? Era solo per mettere tranquilli i tuoi 80 milioni di ragazzi ?
Ma dai! Angela:
ma sei proprio diabolica! Ma non ci credo!
Però
senti Angela, c’è comunque qualcosa che non quadra.
Io non
capisco bene: voi cacciate la Cia, ma noi ci dobbiamo tenere la Vodafone ?
Come:
vuoi sapere cosa c’entra?
Ma se
hanno detto che c’erano intercettazione su 600.000 italiani.
Dici che
non è un tuo problema ?
Ma come: ma
l’Europa, che tra l’altro ci deve proteggere, non sei tu?
Ah. Tu li
conosci tutti e ti hanno detto che era appunto per proteggerci.
Da noi
stessi.
Per
essere sicuri che non facessimo
stronzate.
Capisco.
Mmhh.
Senti Angela,
non è che mi hai proprio convinto.
Se
continui a fare la cattiva, io però non potrò essere sempre qui a salvarti.
Lo sai
che rischi di nuovo di andare all’inferno? Anche se fossi solo complice, sempre
là si finisce.
Questa
volta nel girone dei “grandi fratelli”.
No, non
puoi andarci con la Golf. Nemmeno con le cinquecento.
Ci si va a
piedi, oppure onda su onda, via etere.
E’ un
posto dove per ogni intercettazione che fai o di cui sai, ti tocca ascoltare
altre 1.000 conversazioni piene di stronzate in italiano, per lo più sui
mondiali di calcio del 1982 e sulla nostra politica.
E’ un
posto dove ti mandano le orecchie in overflow.
E se poi riuscirai
mai a uscire, parlerai solo italiano.
Eh! La fai facile tu :“Nein! Nein! Nein!” un paio di ciufoli.
Se non ti
aiuto io ti ritroverai a Bonn a canticchiare “jamme, jamme, ‘ncoppa jamme ja”
Che se qualcuno
ti sente, ti prendono e ti es-migrano in provincia di Caserta.
No, non
nella reggia.
Quella…..abbiamo
dei problemi di agibilità.
Cosa vuol
dire “non capisco agibilità” ?
Ti hanno
detto che la tengono in uso alcune
bande di camorristi per organizzarci dei rave dove spacciano ogni droga esistente
in quantità industriale?
Mmhh
Dici meno
male, perchè ti piace di più Potsdam che è già tutta pulita, pure con i letti
pronti ?
Perché
non sai ancora dove ti mandano.
Sempre
roba regale.
Un paese
da Principe.
Casale di
Principe, sai, dai Casalesi.
Eh! Sempre
a farla facile, tu.
Sempre
questo:“ Nein! Nein! Nein!”
Mica è
sempre tutto così facile, sai ?
Non è
mica sempre che tu dai ordini e gli altri eseguono.
Ma meno
male che ci sono io.
Come dici
? No, di cognome io non faccio Contrappasso.
Semmai, io
sono quello che ti salva dal contrappasso.
Questa è buona. Idea, non battuta.
Senti,
Angela, l’idea è questa qua.
Oltre
alla convenzione di cui ti ringraziamo tanto, dovresti chiedere alla Vodafone
di darci ufficialmente le mailing list di tutti i suoi clienti tedeschi.
Sai,
secondo me danno più retta a te che non a me.
Potrai
presentare la cosa ai tuoi 80 milioni di ragazzi come una nuova forma di
cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Così fai
pure bella figura. E senza nemmeno mentire, perché è vero.
Come? Cosa ci facciamo?
No, non
gli mandiamo le foto di Balottelli.
No, neanche
quelle delle tette della Ferilli.
No, è una
roba seria.
Gli
mandiamo dei consigli per gli acquisti di servizi turistici.
Si,
Angela. Tutta roba vera.
No, non è
per farci dare a tradimento i dati delle carte di credito.
Dici che
noi italiani siamo malandrini ?
Si, ma
questa è tutta vera. Garantisce Herr Collodi.
Ma no,
Angela. Si, Collodi è quello di Pinocchio, ma non ti incazzare: stavo solo scherzando
!
Lo sai
come siamo noi italiani, ci piace ridere e scherzare, sempre con ‘a pizza, ‘o
sole, ‘o mandolino e ‘a tarantella.
Insomma
l’idea è la seguente.
E secondo
me potrebbe essere buona.
Se
funziona, poi potresti aiutarci a replicarla in altri paesi.
Tu ci fai
mandare le liste.
E in
cambio noi non troviamo difetti di fabbrica strutturali delle tue Golf che ti obblighino al richiamo.
Che mi
sembra già un bell’affare.
Dopodichè
noi creiamo uno o più “sell-center”, proprio sul modello dei “call-center”
della Vodafone, ma con dentro tanti giovani italiani istruiti e disoccupati, i
quali inviano mail e telefonano ai nomi delle liste proponendo vacanze in
Italia, illustrandone i pregi, mandando foto e informazioni e infine accettando
prenotazioni.
O
qualcosa del genere, in maniera che il loro lavoro sia tracciabile e quindi
remunerabile.
Con una
differenza, rispetto ai call-center robotizzati.
Noi con
le persone ci sappiamo fare.
Per cui
confido che quando ci parleremo non sembrerà di parlare con il bancomat.
In teoria
i ragazzi potrebbero anche lavorare a distanza rispetto al teorico “sell
center”. Da casa ad esempio.
E
potrebbero essere “regionalizzati” in modo da offrire un servizio “di
prossimità”.
Voglio
dire che promuoverebbero cose della loro regione, che quindi conoscono bene.
Per ogni
pacchetto da 1.500 euro che vendono, loro prendono il 10% e tu, come Stato
tedesco, altrettanto.
Si ti
prometto che li trattiamo bene, i tuoi compatrioti.
No, non
li freghiamo.
E gli
proponiamo dei bei posti.
Giuro che
non gli facciamo nemmeno trovare la “Gondoleta modello Golf”.
Addirittura
questi ragazzi dei sell-centers, questa generazione di neo-sellers, potrebbero
configurarsi come delle specie di personal trainers dei turisti.
La
Vodafone potrebbe dare ai suoi clienti che si trovano in Italia la possibilità
di telefonare o mandare mail gratuitamente al loro personal trainer per
chiedere informazioni o suggerimenti, ma anche solo per esternare pareri,
opinioni e così via.
In cambio
i sellers riceverebbero una integrazione alle provvigioni iniziali. Questa
integrazione potrebbe addirittura pagargliela Vodafone, così offre un servizio
in più ai vostri tedeschi (Matteo pensa:
io ci provo, che mi costa).
Se poi
volessimo proprio esagerare, e se tutto funzionasse, questi trainer potrebbero
anche proporre prodotti Made in Italy, ad esempio formaggi, salumi o anche
vestiti. E anch’essi regionalizzati in base ai territori di vacanza.
E sempre
se tutto funziona, poi potremmo replicare il modello con altri paesi.
Pensa: se
tu ci dessi una mano, “sponsorizzandoci” e dicendo che funziona, e ci riuscissimo
con la Cina, risolveremmo tutti i problemi di bilancio e tu dormiresti più
tranquilla.
Come dici
? Ti sembra una bella idea ?
Ma è
fantastico !
Si però
dici che non mi devo allargare ?
Non è che
puoi chiedere a Vodafone di pagare tutto? L’integrazione remunerativa ai ragazzi
dobbiamo vedere chi la paga?
Vabbè, se
po’ fa’ lo stesso, credo. (Mannaggia, mi
ha sgamato, pensa Matteo)
Vuoi
sapere come facciamo a convincere i nostri sindacati a trasformare le nostri
giovani fervide menti di domani, da dipendenti con il posto fisso, in piazzisti
porta a porta professionisti del precariato ?
Beh,
Angela, guardala in un altro modo.
Meglio
precari che morituri.
O meglio
precariato che emigrato.
Secondo
me lo capiscono anche i sindacati.
Si tratta
di creare ex-novo un nuovo settore.
E
l’iniziativa sarebbe rivolta solo ai disoccupati, per cui tutto quello che
arriva in più sarebbe incrementale.
Vuoi
sapere dove mettiamo tutti quanti i tuoi turisti?
Beh,
questo è facile.
Pare che
noi abbiamo 2,25 milioni di posti letto, solo contando quelli in alberghi.
Aggiungendo
altre strutture varie, si arriva a un totale di circa 4,5 milioni di posti
letti.
4,5
milioni x 365 giorni vuol dire un potenziale teorico di 1.642.500.000 (1,6 miliardi)
di “giorni letto”.
Oggi noi
riceviamo 10 milioni di tedeschi, su un totale di 104 milioni di arrivi
(stranieri e italiani = 49% vs 55%).
Con una
media di presenze pari a 3,6 giorni, vuol dire che tra tutti, italiani e
stranieri, occupiamo 374.000.000 “giorni letto” circa. Pari al 23% del
potenziale totale di 1,64 miliardi.
A parte
tutte le analisi e ragionamenti, anche “quelli delle Golf “ confermano il dato,
prendendo a riferimento i numeri Istat relativi ai soli alberghi.
Il fatto
è che anche riferendosi solo a quei 2,25 milioni di posti letto in alberghi e
simili, su base 12 mesi, ne usiamo solo
il 30 %.
Di cui il
13 % per gli stranieri.
In
sintesi, sia guardando i dati totali che quelli dei soli alberghi, direi che
siamo lontanissimi dall’overbooking.
Anche se
è chiaro che i mesi più scoperti sono quelli autunnali e invernali.
In più
pare che voi tedeschi facciate vacanze scaglionate nel tempo, quindi potreste aiutarci
a occupare i vuoti. Presidiare gli spazi.
Tra
l’altro puoi già caricare la macchina sul treno, saltare le Alpi, e ritrovarti
in Italia in un batter d’occhi.
E potrai
farlo sempre più in fretta http://it.wikipedia.org/wiki/AlpTransit
AlpTransit è un progetto svizzero di alta
velocità ferroviaria in corso di realizzazione, lungo gli assi del San Gottardo
e del Lötschberg. Esso ha per obiettivo la costruzione di un tratto ferroviario
sotterraneo nord-sud attraverso le Alpi, suddiviso in tunnel di base scavati
diverse centinaia di metri al di sotto di quelli attuali. Con la costruzione
della nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA) nasce un collegamento ferroviario
rapido ed efficiente.
Come dici
?
Vuoi
sapere se sul treno ci stanno anche le Golf ?
Si,
certo. Le Golf è ovvio che ci stanno.
Sono le
cinquecento che non possono salirci sopra, perché sono troppo piccole e leggere,
di lamiera ultrasottile, e con il vento
volano via.
Bonus paradiso
Ah,
Angela. Sei brava, l’inferno te l’ho fatto scampare due volte. E son contento.
Ma se ci
aiuti davvero voglio farti guadagnare un po’ di “punti paradiso”.
Quando
avremmo occupato tutti i 2,25 milioni di posti letto alberghi, e poi gli altri,
potremmo passare al piano B.
Ho
pensato che potremo iniziare la campagna di selling anche nei confronti dei
turisti che si muovono in Camper.
Sempre
sul treno, o per strada normale, potrai mandarci chi vuoi con un bollino
speciale che identifichi gli aderenti al progetto.
E
potremmo riservarti spazi e servizi dedicati solo ai Camper del progetto, che
tu farai costruire apposta dalla tua amata Volkswagen.
E
indovina un po’ come li potrai chiamare?
Li potrai
chiamare Camper Golf !
Così, assecondando
le naturali predisposizioni, ognuno avrà la sua specializzazione.
A voi
tedeschi la grande industria, in primis quella automobilistica.
E a noi
italiani pizze e gelati.
Vedrai
che se ognuno si specializza su cosa sa o può fare al meglio, anche l’Europa
funzionerà meglio.
Come dici
? Cosa ce ne faremo delle nostre estinguende cinquecento ?
Scusa
Angela, c’è una parola che non ho capito.
Cosa vuol
dire “cinquecento”?
Ps:
Matteo pensa che ha esagerato e fa: “scherzavo, qualche cinquecento in Italia,
se qualcuno se la compra, la possiamo anche
continuare a vendere”.
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Allegati
L’industria
turistica italiana conferma, nel 2013, il suo ruolo di importante motore
dell’economia del Paese, nonostante la sua forza propulsiva abbia accusato un
calo rispetto all’anno precedente. Il 2014 dovrebbe comunque essere un anno di
crescita, che riporterà il PIL turistico al di sopra dei livelli del 2012.
Questo è quanto emerge dalla lettura dell’ultimo report sull’impatto economico
del settore viaggi e turismo nel mondo e nei singoli paesi, prodotto dal World
Travel and Tourism Council.
In
cifre, il contributo totale del turismo all’economia italiana nel 2013 è stato
pari a 159,6 miliardi di euro, pari al 10,3% del PIL. Rispetto al 2012, si
configura una live flessione (-1,6%), ma le previsioni per il 2014 indicano un
ritorno alla crescita, grazie a un incremento del 2,1% che dovrebbe portare il
valore economico del settore a 163 miliardi di euro.
L’impatto
economico del turismo si riflette in maniera rilevante sul mondo del lavoro,
con oltre 2,6 milioni di posti direttamente e indirettamente generati nel 2013,
pari all’11,6% dell’occupazione totale del Paese. Sempre secondo il WTTC, il
numero di occupati dovrebbe crescere dell’1,3% nel 2014.
Il
valore dell’industria turistica per l’economia italiana è superiore alla media
mondiale ed europea. Nel 2013, infatti, il turismo ha registrato un contributo
al PIL del 9,5% e ha generato l’8,9% dei posti di lavoro a livello globale;
nello stesso anno, in Europa, il turismo rappresentava l’8,7% del PIL e l’8,5%
dei posti di lavoro. Ciononostante, i nostri livelli di crescita non sono al
passo con i trend più generali: le previsioni WTTC indicano una crescita del
4,3% del contributo al PIL dell’industria turistica mondiale e del 2,9% per
l’industria turistica europea nell’anno 2014; in termini di occupazione,
l’incremento sarà del 2,5% nel mondo e dell’1,6% in Europa.
Il
turismo garantisce da sempre un attivo nella bilancia dei pagamenti ma negli
ultimi 15 anni non ha contribuito come potrebbe alla crescita del Pil a causa
del decremento della spesa degli ospiti stranieri e di una sostanziale tenuta
di quella degli italiani all'estero. L’Italia, inoltre, non riesce a sfruttare
appieno l'enorme potenzialità del Meridione e continua a scendere nella
classifica delle mete preferite del turismo internazionale. E' la fotografia
scattata in un occasional paper sul turismo internazionale (1997-2012) dalla
Banca d'Italia. Tra il 1997 e il 2012 il turismo internazionale ha sempre
generato un avanzo nella bilancia dei pagamenti dell'Italia. Tuttavia il
surplus turistico è sceso dall'1,1 allo 0,6% del Pil, soprattutto a causa del
calo in termini reali della spesa degli stranieri in Italia, mentre la spesa
degli italiani all'estero è rimasta sostanzialmente invariata in rapporto al
prodotto.
La
Germania che da sempre fa la parte del leone tra le nazionalità dei turisti
resta il riferimento per quanto riguarda i numeri ma con un progressivo calo
nelle presenze (dai 15,8 milioni del '97 agli 11,7 milioni del 2012), nella
spesa (dai 6,5 miliardi di euro ai 5,3), nella lunghezza del soggiorno (da poco
più di 8 a circa 6 giorni).Nel periodo considerato, invece, sono cresciuti i
turisti britannici (da 1,8 a 3,66 milioni) e statunitensi (da 1,8 a 3,07 mln),
gli spagnoli (da 0.9 a 2,6 mln), poi i russi (da 0,2 a 1,05 mln) e soprattutto
i cittadini extraeuropei (da 9,4 a 17,6 mln).
Tra
le mete preferite degli italiani, un po’ per la sua vicinanza e per i tanti
motivi d'attrazione, la Francia resta il Paese preferito, che Oltralpe lasciano
il 10% della spesa totale all'estero e trascorrono i periodi di soggiorno più
lunghi. In termini di spesa, la Francia ha anche superato gli Usa, mentre
continua la crescita della Spagna, ora terza. In forte salita l'Egitto e, in
percentuale, la Cina.
Lo studio
per macroregioni mostra che nel periodo considerato il Nord-est, dopo aver
sofferto come le altre aree per la crisi del 2008-2009, dal 2010 ha ripreso ad
attrarre il turismo internazionale, raggiungendo nel 2012 quota 111 (fatta 100
la media nazionale), mentre Nord-Ovest e Centro sono attorno a 100 e invece il
Sud e le isole sono fermi al 95. Voli low-cost, aumento e miglioramento
dell'offerta turistica non sono evidentemente bastati.
Nelle
conclusioni dello studio, si rileva che l'Italia deve adottare campagne
promozionali più efficaci per intercettare i flussi turistici internazionali,
dedicandosi specialmente a quei mercati 'distanti' sia geograficamente, sia
culturalmente, come l'India o la Cina, ma dalle grandi potenzialità.
2014 07 20 - Ricordi
d’estate – Claudio Aroldi - Copyright
Rari Eventi
L’estate è sempre stata la mia
stagione preferita.
Deve essere questione di cellule,
cantava Battisti.
Nel senso che ce la devo avere nei
geni.
Questione di sole, credo.
Il mio ricordo d’estate più bello è
postumo.
E’ di una estate retard.
Non sono ai tropici,
son sempre in medio terrarum.
In Basilicata per la precisione.
Ma pare storia di un altro emisfero.
Caldo australe, seppur boreale.
Colori più nitidi.
Mare solo un po’ più freddo.
Turisti scomparsi.
E una sola barca sul panno blu.
Giornate tutte uguali.
Lunghi bordi in quel golfo.
Alla traina, a pescare.
Per potere mangiare.
L’unica pesca che si può tollerare.
Quella per la catena alimentare.
Quella uno ad uno.
Pur se con il trucco di un’esca,
morti per volta, soltanto uno.
E fu così che navigando navigando
un giorno mi fermai in un’ansa.
Per buttarmi nel mare.
Sensazione incredibile.
Fusione fredda
tra mare ed uomo.
Solo spazio.
Niente tempo.
Un mare privato,
a me riservato.
È il 24 del mese.
Non un mese qualunque.
Non un 24 qualunque.
E’ il 24 dicembre.
E’ natale.
E io riemergo neonato
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